B12: come fanno i vegani senza cobalamina?

Esiste un “bla bla bla” così “generoso” intorno al tema della vitamina B12 che spesso faccio finta di chiedermi chi sia il ricco sponsor di questa pagliacciata.

Cos’è la vitamina B12, da dove viene, come si assume e come evitare pericolose carenze?

Una cosa è certa: la carenza di B12 può essere un problema serio, il mito invece è che tu la possa assumere solo ed esclusivamente attraverso il consumo di carne e altri prodotti animali.

In realtà la vitamina B12 (cobalamina) non è prodotta né dalle piante, né dagli animali. La si trova in microrganismi come batteri, funghi e alghe, sebbene fonti faziose e decisamente interessate, te la fanno per incanto trovare in tutti i prodotti fortificati di derivazione animale che vogliono farti comprare.

Devi inoltre sapere che il nostro fabbisogno di vitamina B12 è davvero modesto (gli esperti parlano di 2 miseri milionesimi di grammo al giorno), solo il consumo smodato di proteine, grassi, cibi industriali raffinati e tabacco potrebbe richiederne una quantità maggiore.

Sebbene alcuni di noi “mangia piante” opti (in via preventiva) per la “magia” degli integratori, la maggioranza si “sfonda” di tempeh, spirulina, funghi, alghe e lievito alimentare.

B12: chi è davvero più a rischio?

La maggior parte dei carnivori e degli onnivori  si disinteressa quasi completamente della B12, nella convinzione di assumerne in abbondanza, mangiando carne, pesce, fegato, latte e uova. Non è un caso che siano proprio i NON vegetariani-vegani gli esemplari umani più inclini a una deficienza di B12 e anemia perniciosa.

Quando si dice “karma is a bitch”. Questo è il momento della verità, quando il carnivoro scopre di essere carente e allora scatta la corsa agli integratori.

Vitamina B12 e integratori

Per usare una espressione medioevale, “tagliamo la testa al toro” e proviamo a scendere sul piano della ragione.

In natura il tutto è superiore alla somma delle sue parti. Le nostre sfere fisiche, mentali ed emozionali sono intimamente interconnesse, allo stesso modo di animali, ambiente e salute.

Gli integratori sono una soluzione semplice e veloce (e costosa), un’industria miliardaria che non rappresenta una panacea per compensare i nostri vizi alimentari e le nostre carenze di salute.

Singoli integratori non potranno mai sostituire i benefici di una dieta integrale a base vegetale, né tanto meno azzerare i danni alla salute di un regime alimentare basato sul consumo di animali e derivati.

Cosa ne dici di fare una scommessa?

E’ normale che tu adesso abbia dei dubbi. E’ un vegano a scrivere queste “corbellerie” e tu sei un carnivoro con la “C”.

Facciamo allora una scommessa, anzi falla te con te stesso, per il tuo stesso bene.

Segui una dieta integrale a base vegetale per sole 3 settimane (idealmente indirizzato e monitorato da un nutrizionista) e fai gli esami del sangue subito dopo.

Quando li confronterà con i precedenti, il tuo dottore penserà che li hanno scambiati per errore e tu allora capirai il “sano” significato delle mie parole.

Difficile da credere vero? Allora guarda questo breve video!

Sarà l’inizio di un nuovo incredibile viaggio con la V di vegan! Potrai finalmente nutrirti nel modo più salutare, senza generare sofferenza agli animali e limitando al contempo il tuo impatto ecologico sul pianeta.